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BORDIGNANO era la terza pieve delle Alpi degli Ubaldini e aveva un castello a Belmonte e una rocca alla Citerna. Nel 1332 si dette anch’essa ai Fiorentini e ne ebbe subito la campana ch’era distintivo di libertà per l’intera valle. Per secoli, anche queste furono terre di frontiera con gente audace e decisa. E qui nel 1506 venne Nicolò Machiavelli – segretario a quel tempo della Repubblica di Firenze e fautore delle milizie nazionali – a reclutare due grosse compagnie di soldati che ebbero sede a Firenzuola e a Piancaldoli, ciascuna con la sua bandiera di battaglia; e parvero riscoperte le antiche virtù guerriere dei loro padri Longobardi e Sicambri. Machiavelli tornò spesso a controllarne di persona l’equipaggamento, l’addestramento e la disciplina, premurandosi finanche della minuta organizzazione. (Da Pietre Vive di Lorenzo Raspanti - Edizioni "Il Nuovo Diario Messaggero" Srl - Imola) La pieve, con l’intitolazione a S. Giovanni Battista decollato, fu completamente rifatta nel 1926. I vari oratorii che un tempo assolvevano al compito di luoghi destinati alle celebrazioni in onore dei santi titolari, in seguito alla soppressione od al trasferimento delle festività, rimasero inutilizzati ed incustoditi, come ad esempio, la cappella di Santa Cristina (10 maggio), risalente, sembra, alla fine del XIV sec., oggetto di attenzioni di predatori maniaci. Costruita, infatti, per il servizio religioso ai fedeli abitanti in casolari molto lontani nella chiesa parrocchiale, è stata, in questi ultimi tempi privata persino dell’altare, costituito da un blocco di pietra serena lavorato, del peso di diverse decine di quintali. Secondo i censimenti del 1551, del 1745 e del 1833 Bordignano ebbe, rispettivamente, una popolazione di 173, di 261 e di 318 abitanti. (Da Firenzuola ed il suo territorio)
Immagini di Bordignano
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